Come dovrà essere l’Atalanta di Jurić? Vincente. Risposta secca quella del nuovo allenatore dell’Atalanta ad una domanda che nelle intenzioni di chi l’ha posta probabilmente avrebbe voluto richiamare modulo o atteggiamento tattico. Ed è un biglietto da visita, senza se e senza ma, nel cuore di una conferenza stampa di presentazione tanto contenuta nei tempi quanto ricca di spunti e indicazioni. Per Ivan Jurić sentirsi dire di essere stato scelto per dare continuità al progetto tecnico equivale è una iniezione di fiducia senza pari. Consapevole che per lui l’approdo all’Atalanta “è una grande opportunità dopo non essere riuscito a fare bene nella passata stagione”. Ma anche sotto questo aspetto, Jurić cala l’asso: “se la passata stagione sportiva non è stata positiva, lo è stata però a livello umano, perché ho imparato tanto”. Il biglietto da visita di una personalità schietta e un professionista dalle idee chiare, affascinato dalla sfida che lo attende “E’ un momento bellissimo, sono arrivato in una struttura fantastica, mi sento entusiasta e motivato”. “L’eredità di Gasperini? Non mi pesa, sono venuto in un ambiente abituato a lavorare bene” – afferma Juric, promettendo di essere sé stesso sotto l’aspetto tecnico. Certamente tanta analogie con il gioco di Gasperini, ma differenze sostanziali, magari con soluzioni diverse in fase offensiva. “Ogni allenatore ha il suo stile e la sua visione di gioco, ognuno va per la sua strada” – osserva il tecnico croato, che risponde di non avere ancora pensato alla possibilità di schierare insieme Retegui e Scamacca. Dribbla gli accenni al mercato, pure ammettendo che gli piacerebbe rimanessero sia Ederson che Lookman, ma sottolinea di ritenere che la rosa attuale dell’Atalanta sia abbastanza completa, con ottimi giocatori, facendo intuire che non ci saranno stravolgimenti e di non avere fatto richiesta di giocatori da lui già allenati. Quanto al ruolo dei giocatori duttili, come si sono dimostrati Pasalic e Brescianini, impiegati sia a centrocampo che in attacco, e de Roon, che spesso ha scalato in difesa, Jurić ammette di ritenerli molto importanti. Gli obiettivi? “Vogliamo mantenere alta l’asticella, continuare sulla strada tracciata. Sarà un campionato durissimo, anche le società più piccole stanno crescendo. E’ la mia prima esperienza in Champions, in me c’è grande curiosità di confrontami senza timori ma sapendo di dovere preparare al meglio le sfide che ci attendono. L’ultimo messaggio è per i tifosi, che gli hanno dedicato uno striscione di benvenuto all’ingresso del Centro Sportivo Bortolotti di Zingonia. “Anche io voglio vedere una squadra che corre, aggressiva, con la maglia sudata sempre”.
Ivan Jurić durante la conferenza stampa di presentazione al Centro Sportivo Bortolotti (credits: atalanta.it)