Sereno, convinto, fiducioso. Si presenta così Ivan Juric alla vigilia di Atalanta-Pisa, che rappresenterà la sua 250esima volta su una panchina di serie A e si giocherà in un’altra vigilia, quella del suo cinquantesimo compleanno. Logico augurarsi di inaugurare al meglio la sua stagione a Bergamo. Il nuovo allenatore dell’Atalanta fa un bilancio positivo della preparazione. “Ci sono tanti ragazzi giovani con tanta voglia di dimostrare il loro valore, ma soprattuto sono curioso di vedere all’opera la mia squadra” – esordisce Juric in conferenza stampa. Inizia una nuova era, dopo i nove anni di Gasperini, ma dice di non sentire la pressione. “Almeno in questo momento direi di no. Provo sensazioni positive, perché ho trovato giocatori che hanno voglia di lavorare e pensano poco a ciò che è stato. Mi aspetto ciò che ho già visto, ovvero grande voglia di crescere, che giochino con la testa libera e facciano una bella partita”. Quanto all’avversario che arriva allo stadio di Bergamo, Juric tesse le lodi di Gilardino. “Ha dimostrato di essere un ottimo allenatore, il Pisa è squadra messa bene che cerca di chiudere gli spazi ma non rinuncia a giocare e che propone un buon calcio”.
Vigilia vissuta normalmente, con un gruppo di grossa esperienza. “L’arrivo dei due “Nicola”, Krstovic e Zalewski, insieme agli altri nuovi giocatori arrivati in organico dimostra la strategia di puntare su ragazzi giovani, che hanno un margine di crescita enorme”. L’idea che l’Atalanta non venga pronostica tra le prime 5-6 in classifica, lascia indifferente Juric: “Io penso che l’Atalanta debba essere umile e lavorare in silenzio”, facendo capire di averne appreso lo spirito e i valori. Riflessivo su Lookman e il caso degli striscioni appesi da gruppi di tifosi. “Queste situazioni si sono create con tanti giocatori, che rappresentano un capitale per la società. Certo che i tifosi si sentono penalizzati, perché ad essere toccati sono i loro cuori”.
Sulle scelte di formazione, Juric ha confermato che Scamacca può partire titolare, sottolineando come l’attaccante, rimasto praticamente ferma per un’intera annata dopo due infortuni gravi, abbiano volto “40 giorni spettacolari a livello di lavoro”. Restando al reparto offensivo, Juric conferma che la scelta tattica può essere quella di giocare con in tridente come pure, a secondo della caratteristiche dell’avversario, con il trequartista. Krstovic e Scamacca sono due numeri 9, improbabile vederli giocare insieme. Il test-match con la Juventus ha fornito importanti indicazioni sul rendimento della squadra. “Mi auguro che migliori il ritmo di gioco, tenuto conto che tutte le partite sono particolarmente dure. In generale, mi sembra che le squadre di vertice abbiano aumentato il loro livello”. Juric, rimasto colpito dall’affetto ricevuto dal pubblico, si congeda con una promessa: “Sono stato accolto benissimo ed voglio ripagare tutto l’affetto che mi stanno dimostrando”.
Ivan Juric durante la conferenza stampa tenuta al Centro Sportivo Bortolotti di Zingonia alla vigilia di Atalanta-Pisa (credits: Pernice Editori)