La scena internazionale in cui si sono calati i giocatori europei dell’Atalanta restituisce due elementi cardine, De Ketelaere e Pasalic, chiamati ad essere leader alla ripresa del campionato e in vista dell’esordio in Champions League al Parco dei Principi di Parigi. Charles de Ketelaere si è distinto per qualità e padronanza delle giocate, confezionando assist e restando sempre punto di riferimento della manovra offensiva del Belgio. Juric si aspetta che sia lui l’elemento ispiratore di Nikola Krstović, destinato a ricoprire il ruolo di terminale offensivo in attesa che torni disponibile Scamacca, ma che si riscopra anche finalizzatore. Il belga non segna in gara ufficiale dal 4 maggio scorso quando rifilò una doppietta al Monza. Nella passata stagione ha concluso con 7 reti all’arrivo, dopo che nella sua prima annata all’Atalanta aveva raggiunto la doppia cifra (10). Serve, indubbiamente, un CDK in grande spolvero, che ha già dimostrato come, una volta sbloccatosi, sia capace di dare continuità alle cose buone di cui è capace. Mario Pasalic, che nel secondo turno di campionato a Parma ha tagliato il traguardo delle 300 presenze in tutte le competizioni da quando è arrivato a Bergamo, segnando il primo gol stagionale, riceverà la maglia celebrativa dal presidente Antonio Percassi prima del calcio d’inizio della gara con il Lecce. Il jolly croato, all’ottava stagione con l’Atalanta, appare sempre più prezioso per la sua duttilità e mister Juric ha la certezza di poterlo impiegare nel modo più proficuo, da centrocampista a trequartista, a falso nueve o esterno offensivo. Una sorta di bilancia tattica, tanto più utile in questa fase in cui Ederson va sostituito con la necessaria esperienza e l’ex milanista Musah deve avere il tempo di entrare negli schemi. Sembrerebbe logico che contro i salentini Pasalic, impiegato a centrocampo nella nazionale croata, venisse confermato in mediana accanto a de Roon. Per il ruolo di terzo giocatore nel reparto offensivo, toccherà a Juric valutare lo stato di forma dei candidati. Trattandosi di coprire il settore sinistro, la scelta dovrebbe restringersi tra Dino Sulemana, rientrato dal Ghana, e Daniel Maldini, che in azzurro è subentrato a Retegui e giocato una manciata di minuti nel finale concitato della partita vinta con Israele.
Charles de Ketelaere rientrato a Bergamo dopo un’ottima prestazione con la Nazionale belga (Ph: A. Mariani)