Di nuovo sopra i diciassette metri nel triplo, stavolta per il secondo posto nel campionato Ncaa. Esce a testa alta l’azzurro Emmanuel Ihemeje dalla finale di Eugene, in Oregon (Stati Uniti), dove atterra a 17,03 (+0.3). Un balzo che lo riporta oltre la soglia dell’eccellenza internazionale per due volte nella stessa gara, perché raggiunge anche la misura di 17,00 (-0.2) con il secondo tentativo, poi incrementata di tre centimetri al quinto. Dopo aver conquistato tre titoli consecutivi nella rassegna universitaria americana (l’anno scorso outdoor e gli ultimi due in sala) il bergamasco dell’Aeronautica cede lo scettro a Chengetayi Mapaya, secondo nella scorsa stagione al coperto prima di due terzi posti, migliorato fino a 17,26 (+0.5).
“La vera stagione – commenta Ihemeje – comincia adesso, è finita quella collegiale. Ora mi concentro sull’avvenire, partendo da un 17,03 ancora da migliorare”. L’azzurro, finalista alle Olimpiadi che l’hanno visto undicesimo a Tokyo, coglie la terza prestazione in carriera sulla pedana di Hayward Field, palcoscenico dei Mondiali tra poco più di un mese. Ma all’aperto è il secondo risultato di sempre per il 23enne che studia all’università dell’Oregon: ha fatto meglio soltanto in occasione delle due vittorie Ncaa del 2021, con il 17,26 indoor che lo aveva rivelato e poi 17,14 nello scorso giugno. Quest’anno finora era arrivato a 16,90 regolare e 17,00 ventoso.
Emmanuel Ihemeje ha fatto segnare la terza prestazione in carriera nel triplo (credits: Colombo/Fidal)