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Outdoor 26 Giugno 2025di Marco Enzo Venturini

La Ferrari sogna il riscatto nella tana Red Bull

Si torna nella tana del lupo, anche se il lupo nel frattempo sembra cambiato. La Formula 1 nel fine settimana farà visita all’Austria, terra della Red Bull. E mai espressione fu tanto pertinente, dato che il tracciato che sorge tra Zeltweg e Spielberg (solo dal 2011 viene identificato con la seconda località, che ha soppiantato la prima), dopo vari cambi di denominazione è oggi noto proprio come Red Bull Ring. Eppure, nonostante appartenga legalmente alla compagnia che dà il nome al team che ha accompagnato i trionfi di Max Verstappen, anche la Ferrari è stata in grado di togliersi qualche soddisfazione nel corso degli anni. E dopo tante polemiche, spera di rifarsi anche quest’anno. McLaren permettendo: il nuovo «lupo», appunto.

Si è parlato tanto in queste prime 10 gare del 2025 del progetto di una Ferrari partita con tante speranze e che finora ha ampiamente deluso. Al netto del dominio McLaren, infatti, nel frattempo la stessa Red Bull e anche la Mercedes sono riuscite a vincere almeno un Gran Premio: la Rossa ancora aspetta. E se Charles Leclerc sta provando a fare buon viso a cattivo gioco, le lamentele di un sette volte campione del mondo come Lewis Hamilton si stanno facendo pericolosamente frequenti. Si discute sulla necessità del Cavallino di concentrarsi già sul progetto 2026, con tutte le novità tecniche e regolamentari che esso comporterà. Non si può però nemmeno abbandonare del tutto una stagione ancora non entrata nella sua fase culmine. E infatti già in Austria qualcosa di nuovo si vedrà.

Alle prese con gli annosi problemi di gestione delle gomme e del posteriore, in pista a Spielberg arriverà una prima importante novità: un nuovo fondo, che dovrebbe aiutare la guidabilità di Leclerc e Hamilton in attesa della nuova sospensione posteriore pronta a debuttare a Silverstone. Un passo indietro e un passo avanti in contemporanea, dato che l’innovazione renderà la Ferrari SF-25 un po’ meno «estrema» e un po’ più simile a quella dell’anno scorso. La speranza però è che convenzionale in questo caso coincida con prestazionale. E Frederic Vasseur ci crede: «A Maranello abbiamo lavorato sodo per mettere insieme tutto ciò che serve per avere migliori prestazioni. Tutti vogliamo fare del nostro meglio, a partire da Charles e Lewis. E Spielberg è una pista spettacolare ma anche molto corta, si completa in poco più di un minuto. Quindi i distacchi sono estremamente ridotti, guadagnare anche una manciata di millesimi può fare la differenza».

Ci spera Leclerc, che qui raccolse una spettacolare vittoria nel 2022 battendo Verstappen in un finale al cardiopalma. Ci spera Hamilton, su una pista in cui in carriera ha vinto solo due volte (la prima peraltro con collisione all’ultimo giro con l’allora compagno Rosberg). E ci spera anche Lando Norris, che dopo il disastro di Montreal torna sulla pista dove nel 2020 festeggiò il primo podio della carriera. E che a distanza di cinque anni sembra ormai sempre più costretto nei panni dello scudiero del compagno di squadra, il leader del mondiale Oscar Piastri. Ma siamo pur sempre in casa Red Bull, su un tracciato che ha salutato ben cinque vittorie di Max Verstappen (nessuno come lui nella storia). E pensare che quest’anno l’olandese parta sconfitto potrebbe rivelarsi ancora una volta un errore madornale.

Charles Leclerc torna sul circuito dove nel 2022 ottenne una spettacolare vittoria battendo Verstappen (credits: Scuderia Ferrari)