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Outdoor 29 Giugno 2025di Marco Enzo Venturini

Marc Marquez si conferma ad Assen e raggiunge Agostini

Poteva rivelarsi un weekend da incubo per Marc Marquez, lo diventa per il fratello Alex. Assen, università delle due ruote, si conferma pista complicatissima per i protagonisti della MotoGP e ne fa le spese il più giovane dei due catalani, che rimedia addirittura una frattura scomposta alla mano sinistra. Il leader del campionato, che a sua volta era caduto due volte nel venerdì di prove, raccoglie quindi una nuova vittoria davanti a due italiani che tornano ad essere protagonisti: un eccellente Marco Bezzecchi, secondo su Aprilia, e un rinfrancato Pecco Bagnaia che torna terzo su una Ducati con cui il feeling appare in ripresa.

La preoccupazione per Marc Marquez c’era. Dominatore assoluto della prima parte di stagione, il formidabile spagnolo resta comunque un atleta che negli ultimi anni ha dovuto combattere con problemi fisici di enorme rilievo. Da qui anche la sua cautela in qualifica, consapevole che un’ulteriore botta avrebbe potuto presentare un conto estremamente salato. Da qui il quarto posto e la seconda fila, battuto per una volta sia dal fratello che soprattutto da Bagnaia. La Sprint Race annulla tutto e ripresenta Marc e Alex davanti a tutti. Pecco, ancora una volta, soffre nel finale e cede il podio all’Aprilia di Bezzecchi.

Sembra il preludio all’ormai consueta sinfonia catalana anche alla domenica, ma il Gran Premio d’Olanda spariglia alcune delle carte sul tavolo. Quartararo, in pole con la sua Yamaha, finisce ben presto fuori dai giochi di vertice (chiuderà addirittura decimo) lasciando la vetta della gara a Bagnaia. Dietro c’è però il solito Marc Marquez, che al quinto giro lo infila, si mette davanti a tutti e ci rimarrà fino alla bandiera a scacchi. Stavolta però non riesce a scappare, dando vita a un pacchetto di cinque piloti racchiusi in una manciata di secondi.

Per Bagnaia sembra riproporsi il consueto incubo, dato che all’ottavo e al nono giro si vede passare da Bezzecchi e poi da Acosta sempre nello stesso punto: la staccata prima dell’ultima variante. Chi appare più in difficoltà del consueto è Marquez, ma non quello che ci si aspetterebbe. Si tratta infatti di Alex, che prima subisce l’attacco di Bezzecchi e poi finisce corpo a corpo con Acosta. Ha però la peggio, ruzzolando per terra in maniera piuttosto rovinosa. Le conseguenze ci sono: frattura scomposta al secondo metacarpo della mano sinistra. Serve un’operazione, in programma entro massimo lunedì. Ma ora i tempi di recupero, con la MotoGP che comunque si fermerà per due settimane, sono tutti da stabilire.

Bezzecchi, ora secondo, prova a insidiare Marc Marquez restando per l’intero prosieguo della gara sotto il mezzo secondo di distacco dal catalano della Ducati. Che, però, si rivela impossibile da attaccare. Alle loro spalle si ripresenta Bagnaia, in grado al 14° giro di risorpassare Acosta e che due tornate dopo segna addirittura il momentaneo giro veloce in pista. Non basta, come lo stesso Pecco confesserà a fine gara, ma se non altro i segnali di ripresa cominciano finalmente ad essere solidi.

Senza Alex, però, il mondiale prende ancora di più la strada solitaria di un Marc Marquez che proprio ad Assen raggiunge Giacomo Agostini per numero di vittorie nella classe regina del Motomondiale: 68. Intanto il suo vantaggio in classifica sul fratello arriva proprio a 68 punti, mentre Bagnaia scende a -126. E meno male che in Olanda doveva essere un fine settimana complicato proprio per lui.

Marc Marquez festeggiato dal suo team (credits: Ducati Corse)